Slow Food e Federparchi per la conservazione della natura e lo sviluppo sostenibile.

Slow Food e Federparchi hanno siglato un importante accordo di collaborazione rivolto alla valorizzazione dell’agricoltura nei parchi come fonte di reddito per gli abitanti e salvaguarda del paesaggio rurale. Alla base dell’intesa la comune convinzione che una buona agricoltura, pulita e giusta, un buon allevamento, un buon turismo enogastronomico, al pari o al fianco di altre attività virtuose possono contribuire a debellare, soprattutto nei Parchi naturali, lo spopolamento, la banalizzazione dei tratti identitari del territorio e la perdita di biodiversità.
«Con questa collaborazione, Federparchi compie un altro importante passo nella sua politica a sostegno della qualità» - dichiara il Presidente di Federparchi Giampiero Sammuri - «I temi di Slow Food, del resto, sono perfettamente coerenti con le nostre idee in tema di recupero e valorizzazione dei saperi tradizionali, dei prodotti tipici e delle identità territoriali, non solo come valori in sé, ma anche come strumenti di difesa della biodiversità. Dal momento che Federparchi è anche la sezione italiana di Europarc (Federazione europea delle aree protette), inoltre, stiamo pensando di esportare questa esperienza nel resto del continente, trasformandola in un modello per gli altri paesi europei».
Da questa vicinanza di pensiero la sinergia tra Federparchi e Slow Food può, fin da subito, proiettarsi verso il raggiungimento di nuovi traguardi a favore della conservazione della natura e della promozione dello sviluppo economico sostenibile. Secondo Silvio Barbero Segretario Nazionale di Slow Food Italia «per la nostra associazione i parchi sono una delle realtà più importanti in cui si possono sviluppare la tutela della biodiversità, un’agricoltura sostenibile e di qualità e la tutela dell’ambiente e del paesaggio. Le due associazioni si danno come obiettivo quello di rilanciare il progetto dei Presìdi nei parchi, di realizzare importanti momenti di formazione per gli agricoltori di piccola scala e di portare l’educazione alimentare all’interno delle politiche dei parchi, aprendo così importanti prospettive di lavoro per il rilancio di un’economia locale sostenibile e rispettosa del territorio». Ecco i punti principali dell’accordo:
- costruzione di una rete delle ‘Comunità Rurali dei Parchi’, che entri in contatto con la Rete delle Comunità di Terra Madre e dialoghi con le strutture associative di Federparchi e Slow Food.
- sviluppo del progetto dei Presìdi di Slow Food nei Parchi, partendo da quelli già esistenti e assumendo quel modello per la valorizzazione delle produzioni d’eccellenza presenti nei Parchi stessi.
- sviluppo di attività di formazione rivolta agli attori della filiera produttiva e dell’ospitalità.
- promozione di moduli di educazione alimentare pensate per le scuole che insistono nei Comuni dei Parchi e ispirati al progetto Slow Food degli Orti Scolastici (Orto in Condotta).
- verifica della fattibilità della riedizione del progetto editoriale dell’Atlante dei Parchi.


03/08/2009

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