Bilancio UE: la Commissione presenta le prospettive finanziarie per il post 2013.

Presentata a Bruxelles lo scorso 29 giugno la proposta della Commissione Europea per il nuovo budget comunitario 2014-2020. Si tratta di un budget di 1.025 miliardi di euro in impegni (1,05 del PIL) e 971,5 miliardi in pagamenti (1% del PIL), disegnato essenzialmente per guidare la strategia di crescita Europa 2020.
I fondi di cui disporranno le Politiche per la Coesione economica, sociale e territoriale ammontano a 376 miliardi (di cui 336 destinati ai Fondi strutturali), mentre alla PAC saranno destinati 385 miliardi, con un leggero taglio rispetto al vecchio budget (dal 41% al 39%, circa il 2% di risorse in meno).
Quattro le parole chiave alla base della proposta della Commissione europea: risultati, semplificazione, condizionalità e sostegno agli investimenti.
Sono stati confermati sia i fondi (Fesr, Fse e Fondo di coesione) che gli obiettivi (convergenza, competitività e cooperazione territoriale europea) già previsti nell'attuale periodo di programmazione. Per una migliore definizione delle regioni in parziale ritardo è stata proposta una nuova categoria di regioni che sostituisce le attuali "Phasing in e phasing out", denominata "Regioni in transizione"; tale fascia comprende attualmente oltre 50 regioni europee di cui 4 italiane: Abruzzo, Molise, Sardegna e Basilicata.
Rispetto al solo Fse, va sottolineato come la Commissione preveda un ammontare percentuale minimo di risorse da attribuire ai programmi (25% per Convergenza, 40% per le regioni in transizione e 52% per Competitività), in modo da assicurare il pieno coinvolgimento del Fondo nelle strategie e negli obiettivi di Europa 2020.
In definitiva, la maggior parte del Bilancio sarà destinato alla creazione di posti di lavoro e alla crescita dell'economia europea, sia attraverso l'utilizzo e la finalizzazione delle risorse previste per le politiche di coesione che attraverso una migliore organizzazione delle politiche trasversali.
Forte anche la spinta per il settore della Ricerca e dell'innovazione, con un pacchetto da 80 miliardi per rilanciare la competitività dell'Europa. Per rafforzare i Programmi di educazione e formazione, la Commissione propone inoltre la creazione di un programma integrato da 15,2 miliardi.
Tra le novità per alimentare il Bilancio UE la Commissione ha deciso di proporre l'introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie e una nuova "Iva europea".
L'ipotesi sulla quale la Commissione chiede l'approvazione del parlamento UE e degli Stati membri è di modificare l'attuale sistema dell'Iva, introducendo un meccanismo uniforme e standardizzato per tutta la Ue. Il prelievo a favore delle casse europee dovrebbe essere compreso tra uno o due punti. Il nuovo meccanismo sostituirebbe quello attualmente in vigore. «L'obiettivo è di avere risorse più trasparenti e giuste e di ridurre e semplificare i contributi degli stati membri», ha motivato Barroso. Nelle prospettive precedenti il contributo degli stati membri era pari al 76%. L'obiettivo della Commissione è di ridurlo sensibilmente.
Nella sezione Focus sono scaricabili i documenti della Commissione Europea.


27/07/2011

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