Sentenze complete

Raccolta di documenti relativi le sentenze. Documenti trovati: 324.

Sotto sezioni sentenze disponibili: tutte, Europee e Nazionali.

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Data   Numero   Autorità Titolo  
14/04/2006 153 Corte Costituzionale Competenza Statale nella disciplina dei titoli necessari per l'esercizio di una professione.
17/03/2006 111 Corte Costituzionale Ordinanza n. 111/2006, in materia di norme della Regione Sicilia per il turismo. Giudizio di legittimità costituzionale in via principale. Turismo - Norme della Regione Siciliana - Soppressione e conseguente messa in liquidazione delle Aziende autonome di soggiorno e turismo (AAST) e delle Aziende autonome provinciali per l'incremento turistico (AAPIT) - Creazione dei Servizi turistici regionali e dei Distretti turistici - Disposizioni concernenti il personale delle predette Aziende soppresse, la nomina dei commissari liquidatori e le attribuzioni dell'Assessore regionale per il turismo.
17/03/2006 76 Altre Autorità TAR MARCHE, Sentenza n. 76/2006, in materia di strutture alberghiere.
12/03/2006 90 Corte Costituzionale Conflitto di attribuzione. Demanio e patrimonio dello Stato - Demanio marittimo - Dichiarata ascrizione alla competenza statale, oltre ai porti ed alle aree ricompresi nella gestione delle autorità portuali, anche dei porti di qualsiasi tipo indicati nel D.P.C.M. 21 dicembre 1995.
10/03/2006 89 Corte Costituzionale Conflitto di attribuzione. Demanio e patrimonio dello Stato - Demanio marittimo - Ripartizione di competenze tra Stato e Regioni in materia di porti - Inclusione nell'elenco dei porti appartenenti al demanio statale del porto di Viareggio - Dedotta lesione della sfera di competenza regionale in materia di porti e di governo del territorio.
10/01/2006 C-344/04 Corte Giustizia Europea Trasporto aereo – Regolamento (CE) n. 261/2004 – Compensazione ed assistenza dei passeggeri in caso di negato imbarco e cancellazione del volo o ritardo prolungato – Interpretazione dell’art. 234 CE. Nel procedimento C-344/04, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, ai sensi dell’art. 234 CE, dalla High Court of Justice (England & Wales), Queen’s Bench Division (Administrative Court) (Regno Unito) con decisione 14 luglio 2004, pervenuta in cancelleria il 12 agosto 2004, nella causa tra The Queen, ex parte: International Air Transport Association, European Low Fares Airline Association, e Department for Transport. LA CORTE dichiara: 1) Quando un giudice avverso le cui decisioni possa proporsi un ricorso giurisdizionale di diritto interno giudica che uno o più motivi di invalidità di un atto comunitario avanzati dalle parti o, se del caso, sollevati d’ufficio, sono fondati, deve sospendere la decisione e investire la Corte di giustizia di un procedimento di rinvio pregiudiziale per un giudizio di validità. 2) L’esame delle questioni sottoposte non ha rivelato alcun elemento tale da rendere illegittimi gli artt. 5, 6 e 7 del regolamento (CE) del Parlamento europeo e del Consiglio 11 febbraio 2004, n. 261,che istituisce regole comuni in materia di compensazione ed assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato e che abroga il regolamento (CEE) n. 295/91.
23/12/2005 459 Corte Costituzionale Professioni alpine - Regione Emilia-Romagna - Istituzione della figura professionale di guida ambientale turistica per la conduzione di persone singole o gruppi in visita, tra l'altro, ad ambienti montani con esclusione di percorsi di particolare difficoltà posti su terreni innevati e rocciosi di elevata acclività e, in ogni caso, di quelli che richiedono l'uso di attrezzature e tecniche alpinistiche, con l'utilizzo di corda, piccozza e ramponi.
09/11/2005 21684 Corte Cassazione Ai fini della responsabilità per danni cagionati da cose in custodia, non occorre dimostrare il carattere insidioso della res da cui deriva il pregiudizio. La sussunzione di un fattispecie nell'alveo della norma speciale sulla responsabilità per danni cagionati da cose in custodia esclude l'applicabilità della norma generale in tema di responsabilità per fatto illecito.
04/11/2005 2434 Altre Autorità TAR Campania. Agriturismo. La legge regionale 28.8.84 n. 41, concernente gli “interventi per favorire l’agriturismo in Campania”, e la legge statale 5.12.85 n. 730, recante le “disciplina dell’agriturismo”, non escludono che l’imprenditore agrituristico non possa operare attraverso la formula della “associazione in partecipazione”, nella quale egli sia soggetto as-sociante (nell’associazione in partecipazione, l’associante attribuisce agli associati la partecipazione agli utili d’impresa verso il corrispettivo di un determinato apporto). La legge statale non individua, infatti, come formula associativa necessaria solo quella della “società” che comporta l’esercizio in comune dell’attività economica, mentre la legge regionale (art. 1) ammette ogni forma di associa-zione e “cooperazione”, fermo restando il possesso iniziale e persistente degli altri requisiti e delle altre condizioni che connotano l’esercizio dell’attività agrituristica (nel caso di specie, è stato dichiarato illegittimo il provvedimento di cancellazione e revoca di una impresa agrituristica dall’Elenco regionale degli operatori agrituristici, in quanto fondato sull’erroneo rilievo che alla detta iscrizione osterebbe l’utilizzazione della gestione aziendale di “associazione in partecipazione” della quale la società ricorrente risulta soggetto associante). Il requisito soggettivo del possesso della qualità d’imprenditore agricolo non può essere posto in dubbio dall’estensione dei contatti di cooperazione dovuta al ricorso ad altre imprese agricole neanche a mente dell’art. 2135 c. c.. Questa norma codicistica, nel testo novellato dal D. Lgs. n. 228/01, non limita le possibilità espansive dell’impresa agricola verso l’esterno purché la stessa in sé ruoti attorno al “fattore terra” e sia in stretto e necessario collegamento funzionale col fondo.
13/10/2005 C-73/04 Corte Giustizia Europea Convenzione di Bruxelles del 27 settembre 1969 - Contratto di adesione ad un club vacanze. Attribuzione di diritti diversi per un prezzo globale . Diritto di uso a tempo parziale su un bene immobile unicamente designato per tipo e ubicazione . Iscrizione ad un'organizzazione che consente uno scambio del diritto d'uso . Elemento principale del prezzo globale . Art. 16 punto 1 lett. a . Inapplicabilità.
20/06/2005 262 Corte Costituzionale Sicurezza pubblica - obblighi dei gestori di esercizi alberghieri - omessa o ritardata comunicazione delle generalità delle persone alloggiate alla autorità di P.S. - trattamento sanzionatorio. Dispositivo: manifesta infondatezza.
13/05/2005 5/2005/P Altre Autorità Corte dei Conti n. 5/2005/P del 13.5.05: se esiste un mercato e un potenziale guadagno dallo sfruttamento dei beni pubblici, è naturale porre l’attenzione sulla necessità di applicare meccanismi competitivi nella fase di scelta dei soggetti concessionari.
28/04/2005 8849 Corte Cassazione Impresa agricola. La nozione d'imprenditore agricolo contenuta nell'art. 2135 c.c., alla quale occorre fare riferimento per il richiamo contenuto nell'art. 1 legge fallimentare (R.D. 16 marzo 1942, n. 267) - nel testo (applicabile nella specie "ratione temporis") precedente alla modifica introdotta dal D.Lgs. n. 228 del 2001, che ha innovato la pregressa nozione allo scopo di rafforzare la posizione imprenditoriale dell'operatore agricolo, soprattutto per le attività connesse -, presuppone che l'attività economica ruoti attorno al "fattore terra", con la conseguenza che deve ritenersi estranea all'attività agricola l'attività di realizzazione e gestione di villaggi turistici, la gestione, locazione e vendita d'appartamenti, bungalows, alberghi e sale di convegni (in applicazione del principio, la Corte di Cassazione ha confermato la sentenza impugnata, che aveva escluso la qualità d'imprenditore agricolo del ricorrente, sottolineando che, peraltro, l'attività sopra precisata non era neppure riconducibile a quella di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale prevista dall'art. 2135 c.c., nel testo modificato dal D.Lgs. n. 228/2001 citato).
01/04/2005 6884 Corte Cassazione Agriturismo: la sentenza in commento ha escluso dalla soggezione all'imposta comunale sugli immobili tutte le costruzioni strumentali alle attività agricole di cui all'articolo 29 del t.u.i.r., ovvero destinate all'agriturismo, assegnando rilievo soltanto alla destinazione ad una delle finalità indicate.
08/03/2005 5007 Corte Cassazione Competenza e giurisdizione civile — Foro esclusivo del consumatore — Contratti di viaggio — Definizione di consumatore (C. c. art. 1469 bis, 3° comma, n. 19; C. p. c. artt. 18, 19, 20). L’art. 1469 bis, 3° comma, n. 19, nel presumere la vessatorietà della clausola di un contratto stipulato tra un consumatore e un professionista, che stabilisca, come sede del foro competente per le relative controversie, una località diversa da quella di residenza o domicilio elettivo del consumatore, ha introdotto un foro esclusivo speciale, operante anche in assenza di una specifica clausola che in tal senso disponga e derogabile dalle parti solo con trattativa individuale (1).
10/02/2005 2713 Corte Cassazione Responsabilità solidale tra agenzia di viaggi ed il tour operator.
10/02/2005 2706 Corte Cassazione In una pista da sci frequentata da utenti dei più diversi livelli di capacità tecniche, la perdita dell'equilibrio, ed i movimenti incontrollati che essa comporta, è fatto prevedibile che rende pericolosi tutti gli ostacoli che vi siano eventualmente apposti e che è alla stregua di queste peculiari caratteristiche che, indipendentemente dalla previsione normativa di specifiche cautele, solo recentemente imposte dalla Legge 24 dicembre 2003 n. 363, avrebbe dovuto essere verificata la presenza o meno di una colpa nella scelta operata sulla convenienza della costruzione artificiale e, soprattutto, sulla necessità o meno di particolari protezioni delle sue strutture rigide. Il principio del neminem ladere, che impone un generale dovere di adottare le misure necessarie per evitare che dalla propria attività possano derivare danni ai terzi, richiede, infatti, la concreta valutazione delle condizioni ambientali e dei fattori naturali che caratterizzano la realtà fisica sulla quale incide il comportamento imputabile dell'uomo.
28/01/2005 50 Corte Costituzionale In materia di formazione professionale, la definizione dei programmi e l'organizzazione dei corsi spetta alla sfera delle attribuzioni regionali, salva la presenza di possibili forme di coordinamento e controllo centrale.
25/01/2005 168 Consiglio di Stato Anche i procedimenti tendenti al conferimento di una concessione di area demaniale marittima debbono ritenersi sottoposti ai principi di evidenza pubblica, dato che, in base alle norme comunitarie, presupposto sufficiente affinché si applichino i predetti principi è la circostanza che con la concessione di area demaniale marittima si fornisca un’occasione di guadagno a soggetti operanti sul mercato, tale da imporre una procedura competitiva ispirata ai principi di trasparenza e non discriminazione. La sottoposizione delle concessioni di servizi al principio di non discriminazione, in particolare in base alla nazionalità, è stato confermato anche dalla giurisprudenza comunitaria, che ha precisato come l’obbligo di trasparenza a cui sono tenute le amministrazioni consiste nel garantire, in favore di ogni potenziale offerente, un adeguato livello di pubblicità che consenta l’apertura degli appalti dei servizi alla concorrenza nonché il controllo sull’imparzialità delle procedure di aggiudicazione (Corte di giustizia, sentenza 7 dicembre 2000, causa C-324/98, cit., considerato n. 62)”.
20/01/2005 1150 Corte Cassazione Contratto di albergo e negozio a favore di terzi.
09/11/2004 21343 Corte Cassazione Dal contratto di organizzazione di viaggio regolamentato dal D.Lgs. n. 111 del 1995 scaturisce in capo all'operatore turistico un'obbligazione non di mezzi ma di risultato, per cui, in caso di inadempimento o di inesatto adempimento delle obbligazioni assunte con la vendita del pacchetto turistico, è a carico dello stesso operatore l'allegazione o la dimostrazione che il mancato o inesatto adempimento sono stati determinati da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile, che può consistere soltanto, secondo quanto prevede l'art. 17 del predetto D.Lgs., nel fatto del terzo a carattere imprevedibile o inevitabile, ovvero nel caso fortuito o nella forza maggiore.
27/10/2004 20787 Corte Cassazione Nel contratto di viaggio turistico, il viaggiatore, dal quale l'organizzatore del viaggio pretenda il pagamento del prezzo convenuto o il saldo di esso, non può opporre all'organizzato di aver ottenuto dal terzo, obbligato alla prestazione del servizio, il rimborso di quanto da lui pagato perché il servizio non è stato prestato (nel caso di specie, volo aereo annullato per condizioni metereologiche contrarie), ma, ove risulti che il terzo è obbligato nei suoi confronti, può agire soltanto in ripetizione.
05/10/2004 C-442/02 Corte Giustizia Europea Libera circolazione delle persone — Libertà di stabilimento — Enti creditizi — Normativa nazionale che vieta la remunerazione dei conti di deposito a vista — Inammissibilità — Giustificazione — Insussistenza (Art. 43 CE). L’art. 43 CE osta alla normativa di uno Stato membro che vieta ad un ente creditizio, filiale di una società di un altro Stato membro, di remunerare i conti di deposito a vista in euro, aperti da residenti nel primo Stato membro. Un divieto siffatto, che costituisce per le società di altri Stati membri un serio ostacolo all’esercizio delle loro attività tramite filiali, pregiudicando il loro accesso al mercato, si risolve, infatti, in una restrizione ai sensi dell’art. 43 CE. Tale restrizione non può essere giustificata da ragioni imperative di interesse pubblico attinenti alla tutela dei consumatori o all’incentivazione del risparmio a medio e a lungo termine, giacché va oltre quanto necessario per il raggiungimento di tali obiettivi.
29/07/2004 286 Corte Costituzionale Pronuncia in materia di potere dello Stato di fissare i canoni di concessione di uso di beni demaniali.
22/06/2004 11600 Corte Cassazione Con riferimento alla locazione di terreni da adibire a campeggi, non è applicabile il più lungo termine di durata non inferiore a nove anni stabilito dal terzo comma dell'art. 27 della legge n. 392 del 1978 per la diversa ipotesi della locazione di immobili urbani adibiti ad attività alberghiera.
30/12/2003 375 Corte Costituzionale Materia di agenzia di viaggi e turismo.
23/12/2003 19769 Corte Cassazione In tema di responsabilità per le cose portate in albergo, venuta a mancare la restituzione della cosa per fatto imputabile al depositario (nella specie: per furto notturno mediante narcosi indotta da ignoti), sorge, a carico di quest'ultimo, l'obbligazione del risarcimento del danno, intesa - trattandosi di obbligazione di valore - a rimettere il depositante nella stessa condizione economica in cui si sarebbe trovato se la restituzione in natura fosse stata eseguita, il che implica la rivalutazione dell'equivalente pecuniario del bene sottratto fino alla data della decisione definitiva; qualora invece la cosa depositata in albergo costituisca una somma di danaro, l'inadempimento dell'obbligo contrattuale di custodire e restituire la stessa somma di denaro non trasforma una tipica obbligazione pecuniaria in un'obbligazione di valore, sicché il regime del risarcimento dei danni è regolato dall'art. 1224 c.c., a norma del quale sono dovuti i soli interessi legali, mentre il maggior danno rispetto a detti interessi (eventualmente da svalutazione) è dovuto solo se provato e nei limiti in cui ecceda quanto coperto dagli interessi legali.
05/12/2003 18651 Corte Cassazione Rapina in albergo e responsabilità dell'albergatore. In analogia a quanto si verifica in tema di responsabilità del vettore per la perdita delle cose consegnategli per il trasporto qualora le stesse vengano sottratte a causa di una rapina, anche la sottrazione con violenza o minaccia delle cose depositate dal cliente in albergo può imputarsi alla forza maggiore, idonea ad escludere la responsabilità dell'albergatore, solo quando le comprovate circostanze di tempo e di luogo in cui la sottrazione stessa ebbe a verificarsi siano state tali da renderla assolutamente imprevedibile ed inevitabile.
11/11/2003 16954 Corte Cassazione Danni da ritardo treno.
29/10/2003 ______ Corte Giustizia Europea Decisione della Commissione, del 29 ottobre 2003, relativa alla misura d'aiuto alla quale i Paesi Bassi hanno dato esecuzione in favore di porti turistici non aventi scopo di lucro nei Paesi Bassi.
23/10/2003 16090 Corte Cassazione In tema di contratto di viaggio turistico, l’organizzatore di viaggi è tenuto a tutelare con ogni possibile mezzo «i diritti e gli interessi» dei viaggiatori ad esso affidati, rispondendo direttamente del fatto colposo dell’ausiliare nell’esercizio delle sue mansioni, salvo che non provi di aver adottato tutte le ordinarie misure suggerite dalla comune prudenza e diligenza come idonee ad impedire il danno.
09/09/2003 13158 Corte Cassazione Danneggiamento bagaglio.
07/08/2003 4568 Consiglio di Stato Realizzazione di opere in parco nazionale - approvazione del progetto in variante allo strumento urbanistico - conferenza di servizi - necessità.
05/08/2003 T-116/01 e T-118/01 Corte Giustizia Europea Nel caso di aiuti di Stato illegittimamente concessi, la Commissione, per dichiararli incompatibili, non è tenuta a dimostrare l'effetto reale che tali aiuti hanno avuto sulla concorrenza e sugli scambi fra Stati membri. Infatti, un siffatto obbligo si risolverebbe nel favorire gli Stati membri che versano aiuti in violazione dell'obbligo di notifica dell art. 88, n. 3, CE, a danno di quelli che notificano gli aiuti nella fase di progetto. Per accertare se aiuti a carattere sociale concessi ai singoli consumatori sono accordati senza discriminazioni determinate dall'origine dei prodotti, di modo che essi, in applicazione dell'art. 87, n. 2, lett. a), CE, possono essere considerati compatibili con il mercato comune, è necessario verificare se i detti consumatori beneficino di tali aiuti a prescindere da chi sia l'operatore economico che fornisce il prodotto o il servizio atto a perseguire l'obiettivo sociale invocato dallo Stato membro interessato.
09/07/2003 17041 Corte Cassazione Danno da vacanza rovinata per cattivo tempo.
02/07/2003 11811 Altre Autorità Giudice di Pace di Milano. Nel caso di turista disabile, la mancanza delle qualità promesse sul catalogo costituisce inadempimento anche in ragione della violazione degli obblighi informativi che la legge pone a carico dell’organizzatore del pacchetto tutto compreso; all’inadempimento consegue la condanna alla parziale restituzione delle somme versate oltre al risarcimento del danno non patrimoniale da vacanza rovinata.
05/06/2003 197 Corte Costituzionale Non è ammissibile la questione di legittimità costituzionale relativa alla legge 29.3.01, n. 135 “Riforma della legislazione nazionale del turismo”, dal momento che, prima dell’entrata in vigore della legge costituzionale n. 3/01, la legge impugnata non aveva di fatto prodotto effetti lesivi delle attribuzioni regionali, causa la mancata adozione del relativo decreto attuativo. Successivamente all’entrata in vigore del Titolo V, viceversa, la persistenza nell’ordinamento delle disposizioni impugnate non compromette la competenza delle Regioni a dettare una disciplina esclusiva nel settore del turismo, che può anche essere sostitutiva di quella statale.
09/05/2003 150 Corte Costituzionale Richiesta di indennità per abusiva occupazione del demanio marittimo e di rilascio degli immobili ivi costruiti.
08/04/2003 5514 Corte Cassazione Trasporto marittimo e responsabilità del vettore.
04/12/2002 511 Corte Costituzionale Concessione per la realizzazione e la gestione di un porto turistico. Autorità competente.
03/12/2002 17167 Corte Cassazione L'attività di affittacamere, pur differenziandosi da quella alberghiera per le sue modeste dimensioni, presenta natura a quest'ultima analoga, comportando, non diversamente dall'esercizio di un albergo, un'attività imprenditoriale, un'azienda ed il contatto diretto con il pubblico. (Nel fare applicazione del suindicato principio, la S.C. ha rigettato le doglianze del ricorrente, il quale, nella qualità di locatore, si doleva dei parametri di riferimento utilizzati dal giudice di merito ai fini della valutazione dell'avvenuta conoscenza - o meno - da parte dello stesso locatore, della modificazione della destinazione d'uso operata dal conduttore in un contratto avente originaria destinazione "abitativa").
03/12/2002 17150 Corte Cassazione Il contratto di albergo si conclude nel momento in cui l'albergatore viene a conoscenza dell'accettazione espressa o tacita del cliente; a tal fine rileva, quale accettazione dell'offerta, anche la prenotazione effettuata per un periodo futuro, la quale dà luogo alla conclusione di un contratto sottoposto alla condizione sospensiva della disponibilità della stanza. La revoca della prenotazione da parte del cliente integra unilaterale sottrazione al vincolo contrattuale e determina l'obbligazione di tenere indenne della perdita subita l'albergatore che non abbia effettivamente utilizzato la camera per il periodo prenotato; ove tale prenotazione sia stata effettuata tramite un mandatario, il rinunziante deve tenere indenne quest'ultimo di quanto pagato all'albergatore per le perdite subite, purché tale pagamento possa considerarsi effettuato in esecuzione dei doveri di diligenza del mandatario, e cioè previa informazione del rinunziante circa le richieste dell'albergatore e previo accertamento della mancata utilizzazione della stanza da parte del medesimo. E' comunque escluso che, se debbano essere forniti anche prestazioni accessorie, le dette perdite possano coincidere con il prezzo del mancato soggiorno, dovendo detrarsi da questo l'importo dei servizi non resi. La valutazione delle risultanze della prova testimoniale, il giudizio sull'attendibilità dei testi e sulla credibilità di alcuni invece che di altri, come la scelta, tra varie risultanze probatorie, di quelle ritenute più idonee a sorreggere la motivazione, involgono apprezzamenti di fatto riservati al giudice di merito: questo non incontra altro limite che quello di indicare le ragioni del proprio convincimento.
28/11/2002 16868 Corte Cassazione Contratto di viaggio turistico – Rapporto tra viaggiatore e organizzatore di viaggi e tra viaggiatore e agente/intermediario di viaggio – Obblighi del viaggiatore Il contratto di organizzazione di viaggio concluso da un agente intermediario per il viaggiatore dà luogo ad un rapporto diretto tra viaggiatore e organizzatore di viaggi, ma tra il viaggiatore e l’intermediario che faccia constare tale sua qualità nei documenti di viaggio sorge anche un contratto di mandato caratterizzato da poteri di rappresentanza. Pertanto il viaggiatore è tenuto, ex art. 1719 cod. civ. a somministrare all’intermediario i mezzi necessari per l’esecuzione del mandato e qualora l’agente, in forza di questo rapporto, assuma l’obbligo verso l’organizzatore del pagamento del corrispettivo e delle penali per l’annullamento del viaggio, il viaggiatore è tenuto a rimborsargli i fondi eventualmente anticipati per tali pagamenti.
29/10/2002 5913 Consiglio di Stato L’art. 16, legge n. 765/1967, prevede un potere di deroga alle prescrizioni degli strumenti urbanistici per manufatti sia pubblici, e cioè gestiti da enti pubblici, che di interesse pubblico, ossia gestiti da titolari indifferentemente pubblici o privati, ma destinati a soddisfare comunque generali esigenze della collettività di tipo economico, culturale, industriale, igienico, religioso o turistico-alberghiero.
16/05/2002 C-142/01 Corte Giustizia Europea Direttiva 92/51/CEE - Sistema di riconoscimento della formazione professionale - Maestro di sci».
10/05/2002 190 Corte Costituzionale Agenzie di viaggio e turismo.
30/04/2002 C-400/00 Corte Giustizia Europea Nella formula di viaggio "tutto compreso" rientra anche il viaggio "su misura", vale a dire quello organizzato su domanda del consumatore o di un ristretto gruppo di clienti, tenendo conto delle loro specifiche richieste. Dunque, anche a chi acquista un pacchetto in agenzia, modificando la proposta iniziale, e integrandola in base ai propri desideri, si deve riconoscere il regime di tutela previsto dalla direttiva Ue sulle vacanze e i circuiti tutto compreso.
12/03/2002 C-168/00 Corte Giustizia Europea Viaggi, vacanze e circuiti «tutto compreso» - Direttiva 90/314 - Responsabilità dell'organizzatore e/o del rivenditore nei confronti del consumatore - Obbligo di provvedere al risarcimento del danno derivante dalla mancata o dalla non corretta esecuzione del contratto - Danno morale - Inclusione (Direttiva del Consiglio 90/314, art. 5, n. 2). L'art. 5 della direttiva 90/314, concernente i viaggi, le vacanze ed i circuiti «tutto compreso», dev'essere interpretato nel senso che riconosce al consumatore il diritto al risarcimento del danno morale e, segnatamente, del danno costituito dal mancato godimento delle vacanze derivante dal mancato o dal non corretto adempimento delle prestazioni previste nel viaggio «tutto compreso».
22/01/2002 707 Corte Cassazione Differenza tra contratto d'albergo e contratto di locazione.
31/10/2001 339 Corte Costituzionale Agenzie di viaggi e turismo.

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